TENUTA SAN MARCELLO - CIPRIANI
NOTE
Cipriani è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore prodotto da Tenuta San Marcello. Le uve provengono da vigneti situati su terreni argillosi con presenza calcarea, coltivati con il sistema Guyot. La vendemmia manuale avviene a inizio settembre, con raccolta in piccole cassette per preservare l’integrità degli acini. In cantina, dopo una pressatura soffice dei grappoli interi, il mosto fermenta a temperatura controllata di 15°C. Segue un affinamento sulle fecce fini per 10 mesi in acciaio, che contribuisce a conferire al vino complessità e struttura.
A TAVOLA
💛 Vista → Giallo paglierino intenso e brillante.
👃 Olfatto → Profumi fruttati e floreali, con note di pesca, mandorla e tiglio, accompagnate da una delicata mineralità.
👅 Gusto → Buona struttura e freschezza, con il tipico finale ammandorlato e persistente.
Abbinamenti: Ideale con carni bianche, formaggi, fritture e piatti a base di pesce.
PERCHÉ SCEGLIERLO
Un Verdicchio che esprime fedelmente il terroir dei Castelli di Jesi, frutto di una vinificazione attenta e rispettosa delle caratteristiche varietali. La cura nella coltivazione e nella vinificazione si traduce in un vino di qualità, capace di accompagnare con eleganza una varietà di piatti.
🏡 CANTINA E TERRITORIO
Tenuta San Marcello è una giovane realtà delle Marche, situata tra le D.O.C. del Verdicchio dei Castelli di Jesi e della Lacrima di Morro d’Alba Superiore. Fondata nel 2008 da Massimo Palmieri e Pascale Marquet, la cantina si dedica alla valorizzazione dei vitigni autoctoni attraverso pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
I vigneti, piantati su 4 ettari di terreno argilloso-calcareo a circa 220 metri sul livello del mare, beneficiano della vicinanza alla spiaggia di Senigallia e delle brezze marine che conferiscono una leggera salinità alle uve. La filosofia produttiva prevede l’assenza di diserbanti e concimi chimici, con l’obiettivo di raggiungere una biodinamica integrata.
Le uve vengono vendemmiate a mano e pigiate entro un’ora dalla raccolta per minimizzare l’uso di solfiti. In cantina, il mosto è lavorato in assenza di ossigeno per valorizzare i profumi varietali, con controllo della temperatura tramite un moderno impianto geotermico alimentato al 100% da fonti rinnovabili.
